Il defibrillatore è obbligatorio?

La presenza del defibrillatore è obbligatoria? E se sì, dove? Negli ultimi mesi la domanda si è presentata sovente in diversi e numerosi contesti della vita pubblica italiana. In pochi punti vogliamo rispondere in maniera esaustiva a tutti i dubbi che possono essere sorti intorno all’effettiva dotazione del dispositivo DAE, ovvero il Defibrillatore semiAutomatico Esterno.

Il defibrillatore è obbligatorio?

Il Decreto Balduzzi

Il 24 aprile 2013 è stato emesso il Decreto Balduzzi con cui sono state definite le linee guida per la dotazione di defibrillatori semiautomatici da parte di società sportive professionistiche e dilettantistiche. Queste realtà sportive locali si vengono ad aggiungere alle strutture che per normativa nazionale avevano già l’obbligo di dotazione DAE, ovvero:

L'uso del defibrillatore per il personale "laico"

Prerequisito necessario per comprendere l’estensione dell’obbligo di dotazione anche alle singole società sportive professionistiche e dilettantistiche è la Legge n.120 del 3 aprile 2001: in cui si consente l'uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) anche al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare.

Misure salvavita del Decreto

Presa visione di questo punto, nel Decreto Balduzzi si concordano le seguenti misure salvavita:

Ogni società sportiva professionistica ha i seguenti obblighi:

  1. Possedere un dispositivo DAE, marcato CE come dispositivi medici ai sensi della vigente normativa comunitaria e nazionale (Dir. 93/42/CEE, D.lgs. n.46/97), entro 3 mesi dall’entrata in vigore del Decreto (entro il 20 ottobre 2013).
  2. Preoccuparsi della sua manutenzione secondo la periodicità indicata nel manuale d’uso e nel rispetto delle vigenti normative in materia di apparati elettromedicali.
  3. Eleggere un referente del defibrillatore che si preoccupi di verificare il suo regolare funzionamento.
  4. Assicurare sempre sul campo la presenza di personale formato.

Ogni società/associazione sportiva dilettantistica (ASD) ha i seguenti obblighi:

  1. Possedere un dispositivo DAE, marcato CE come dispositivi medici ai sensi della vigente normativa comunitaria e nazionale (Dir. 93/42/CEE, D.lgs. n.46/97), entro 30 mesi dall’entrata in vigore del Decreto (con possibilità di proroga).
  2. Ufficialmente confermata in data 11 gennaio la proroga al 20 luglio 2016.
  3. Preoccuparsi della sua manutenzione secondo la periodicità indicata nel manuale d’uso e nel rispetto delle vigenti normative in materia di apparati elettromedicali.
  4. Eleggere un referente del defibrillatore che si preoccupi di verificare il suo regolare funzionamento.
  5. Assicurare sempre sul campo la presenza di personale formato.

I dubbi più frequenti

Se queste sono le indicazioni generali, è altrettanto doveroso valutare le singole casistiche:

Le attività sportive dilettantistiche a basso sforzo cardiaco sono esentate dall’acquisto del defibrillatore. Le attività citate nel Decreto Balduzzi sono: bocce (escluse bocce in volo), biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo e sport assimilabili.

Le associazioni che svolgono attività sportive dilettantistiche cosiddette “itineranti” (nordic walking, podismo ed il ciclismo) devono garantire la presenza di un dispositivo DAE durante lo svolgimento dell’attività stessa.

Se la responsabilità di dotarsi e mantenere un defibrillatore semiautomatico ricade su ogni singola società sportiva dilettantistica, è anche vero che è prevista la possibilità di associazione da parte delle società che operano nel medesimo impianto sportivo (ivi compresi gli impianti scolastici).

Al gestore dell’impianto può essere demandato l’acquisto e la manutenzione del dispositivo DAE previo accordo relativo alle modalità d’uso e gestione da parte delle singole società.

Durante lo svolgimento di manifestazioni sportive quali tornei o concorsi, l’impianto ospitante deve garantire la presenza di un dispositivo DAE e di personale formato. Il defibrillatore può trovarsi già in loco, oppure la sua presenza, e relativo personale formato, può essere garantita da una o più delle società “in trasferta”.

I defibrillatori nei luoghi pubblici

Le domande relative alla presenza dei defibrillatori semiautomatici tocca tuttavia anche altri aspetti della vita pubblica; nelle scuole, nei teatri, nei cinema, nelle piazze, sui mezzi pubblici, i defibrillatori devono esserci? A riguardo bisogna fare riferimento al Decreto Ministeriale del 18 marzo 2011 in cui si dispongono le modalità di diffusione dei defibrillatori automatici esterni. In esso si delega alle Regioni il compito di agire sul proprio territorio e si consiglia vivamente di prendere misure di sicurezza per i luoghi e le strutture ad alta frequentazione.


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